Fin dall’era antica
Sopravvive un
usanza patriarcale
Per cui, qualunque
immagine colorita
Può tradursi in un
immagine floreale.
Rosa rossa vuol
dire “amore ardente”;
il crisantemo
“prego, condoglianze”;
fiore d’arancio
“liete circostanze”;
la violetta “un
ricordo persistente”.
“Un fiore, voglio
un fiore solamente…”
Sussurra un
menestrello dolcemente
Sotto il balcone della sua divina,
suonando con la
chitarra in sordina.
E mentre un
giovanotto ti cesella
L’ultime note della
serenata,
si sporge dal
balcone la sua bella
e gli getta rapìta,
affascinata,
la rosa rossa: il
pegno d’amore!
Ma guarda caso
nello stesso istante
Piove dalla
finestra sovrastante
L’omaggio del
paterno genitore;
un fiore; anzi una
pianta di geranio,
che, centrata con
rara precisione,
del menestrello la
metà del cranio.
Significa, pur
essendo un fiore, “Vai a dormire, zuccone!”
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