La neve,sin dalla sera,
cade fitta e leggera;
ed al lucente mattino,
ecco, appare una coltre,
bella, soffice e bianca,
ammantava tutto quanto
con la sua gelida faccia.
Giù nella fredda via,
un giovane gioioso
giocava a pallonate
col suo cane festoso,
e la gente per la strada,
con passo lento camminava,
con un fruscio al piede,
che la neve calpestava.
I passeri infreddoliti
volavano sconcertati,
cercando di trovare
qualche cosa da beccare.
Cosi i miei pensieri
Intrecciavano voli
Con le falde leggere,
che s’adagiavan sulla neve.
Allor sentii l’invito
a riposar la vita
Nella culla dell’inverno,
come frutto o bacello,
per risvegliarla, fiorita
al tepor della primavera,
che il sole riscalda,
e l’uomo fa sognare
nella sua lieta sfera.
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