Trasportata
dall’aria o Innalzata dal Sole
dalla terra son salita, cambiandola mia Mole.
dalla terra son salita, cambiando
Una
brezza leggera o Soffio imbroglione
in
nuvola o Nebbia mi cambia Prigione.
Come
corpo di Donna rassoda di più,
mi trovo
ancor in viaggio per tornare giù.
In
lacrime di cielo o in Candido fiocco
a
volte, anzi di rado, di chicchi strabocco.
Ogni
posto attraverso: è sempre diverso,
io viaggiatrice Instancabile dell’universo.
io viaggiatrice Instancabile dell’universo.
Cambio
vestito e lo sguardo è di ghiaccio
zitta
ascolto e dei Monti il segreto io taccio.
Fra
alte case e viuzze mi muovo sinuosa,
tra
sassi e abeti e valli scorro Spumosa.
Arrivo
infine tranquilla e mi apro alla scena
Mi
stendo e mi allungo grattando la schiena.
E con
armonia e qualche soffio di vento
ondeggio
e saltello con ingegno e talento.
Nel
mio movimento e con fare birichino
Salto,
corro e gioco pure a Nascondino!
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