giovedì 6 settembre 2012

. La stanza della Felicità .


Nella Stanza dove sono, Regna sovrano il Silenzio,
l’Atmosfera è distesa, come
Ubriaca d’assenzio;
L’unico flebile
Rumore che riesco a percepire,
è il cuore che Ritmato sbatte e si fa Sentire.

Le membra distese sul candido e Vergin lenzuolo
la mano Abbandonata che Pende verso il suolo.
Sguardo fisso, incantato ed Immutato verso l’alto
ma in ver Sognate, Perso, nel vuoto ha fatto un Salto.

Lente le ciglia si Uniscono in umido Incontro,
stanche e pesanti l’un sull’altra Sbatton contro.
Scappa il dolore e Fugge correndo sul Viso
segnando Strade valicate prima Sol dal sorriso.

L’aria diventa pesante, Stanca e s’inumidisce,
come con Anima vagante, il corpo s’Impietrisce…
Ora il tamburellare del mio Battito si calma
silenzioso e
Cullante si quieta nella Salma…

Sembro assente agl’occhi di chi Osserva curioso,
mentre dentro me il Mondo si scatena furioso;
Ricordi dolci e piacevoli Mi trastullano la mente
mi rifugio in Essi evitando gli sguardi della Gente.

Mi sento assente ma Diabolicamente serena,
vivo una vita d’Amore meravigliosamente Piena…
Esausta di tanta gioia, Che scoppia nel pensier
Mio
ritorno volando Leggera sul giaciglio dove son Io.

Le verdi Iridi tornan a brillare alla Luce del Mattino,
mi risveglia la Piccola e umida lingua Del mio Gattino.
Il cuore Batte… ma non le sento più Come poc’anzi…
il
Sogno s’è destato ma par che sol su Nuvole Danzi.


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