sabato 8 settembre 2012

. Luna .


S’infrange l’Onda, su scoglio Rovente,
Schiumosa al Ciel tende, ma cade Perdente…
Bianco Battito d’Ali Galleggia nel Blu,
null’altro Desia che star Leggero Lassù.

Grande Artista è La Pallida Sovrana
che dalle tinte Fredde, con mano Arcana;
 I Suoi raggi, Fino al caliente Sole, stende
dipingendo Un’Alba che sol di Nascer Attende.

Invisibile Mano Carezza le Verdi fronde,
e Flebil voce come Canto, in ogni dove, Diffonde.
Raccoglie Essenze e le Semina nel Mondo
con un Respiro Fresco e sì  Profondo.

Cade dal Cielo, come Fitti aghi Pungenti
o Compie Salti, Maestosa, da Rocce Sporgenti.
Veloce e saltellante corre nel Suo Lungo Letto,
per riposarSi poi, nel Mare o in un Laghetto.

Ardente S’alza, Alla Metà del Dì, il Sovrano,
e irradia il Volto di tutti, anche del più Spartano.
Poi Lentamente inizia verso il Basso A Calare,
per poter Meglio e più vicino Osservare.

Soddisfatto della Sua giornata in Guardina
si posa sull’acqua, con aria Birichina.
Ultimo atto nel Recitare la Sua Magnificenza,
S’accende, Tramontando tra Stupore e Trepidanza.

L’oscurità non Tarda a Stender lo Manto:
 Scenografia Luccicante d’Infinito, Degna di Vanto.
Entra or in Scena La Regina, con la prima Stella,
Venere e Servitrice oltre che sua Puella.


Lo Spettacolo ora è finito e rimangon i Sospiri
di chi abbracciato, si culla al canto dei Ghiri.
Gli innamorati Trovan Galeotta la sua Bellezza
e si bacian alla luce delle Sua Purezza.


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