martedì 4 settembre 2012

. Una fine .


Una taverna, niente vino galeotto,
tutto nasce naturale, in un botto.
Molo, sulle Rive del fiume del Canto
Ecco il luogo dove termina l’incanto.



F uoco vivo che arde nelle vene,
nizio strano di un nuovo amore,
N on ci saranno or più dolci scene,
E’cosi che tutto finisce in dolore.



La dolcezza che creavo era un riflesso
della gioia che ricevevo in compresso,
Ora il cucchiaio in fondo al fiume giace
fin che l’anima tornerà allegra e in pace.



Cerchi argentati
Ora son spaccati
Un sorriso spento,
gli altri non sento.

L’acqua piatta e calma,
vien dopo una tempesta,
che tormenta l’anima
e non abbandona la testa.



Il cuore mio è dedito alle emozioni,
le canta ogni singolo respiro della mia vita.
Ma proprio per questo non posso ignorare
chi il cielo con un dito mi ha fatto toccare...
Non si dimentica chi è stato sostegno sincero
accanto in ogni tempesta e sicuro come un maniero...
Gente, la mia vita è fatta di felicità...
e quando questa purtroppo se ne va...
…io...muoio con lei...
non è detto come fenice io non rinasca...
ma or niente mi scorrere addosso come acqua fresca....

…Ntina…
…e per ora…niente più…

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