martedì 4 settembre 2012

. Dedicata: matrimonio .


Ode ai Fiori d’Arancio


Gli smeraldini occhi Vostri m’attraggono
e dai capelli dorati le mani non fuggono.
Carezze interminate di sguardi e dita
con la Presa Vostra che cinge la mia Vita.

Galeotto fu il Baluardo dei Cavalieri
dove Vi ricordo ancora, come fosse ieri..
Lo scontro fugace degli sguardi fu Fatale
da cui è sbocciato un Amor così speciale.

L’ardor ch’entro mi Freme, brucia e Rugge
S’agita, scalpita ma Dal petto Non fugge..
Sol le Scarlatte e Tentatrici Vostre Labbra
Rendon di Voi la Mia Passione Ebra.

Ma sì Variegata sensazione in me Vaga
quando il Mio Pensier in voi Annega…
Immagini bianche E soffici di Dolcezza
vagano in me Cullate dalla vostra Fermezza.

Siete l’Ancora sicura nell’Immenso Mare,
la mia Luna che il cammino Sa rischiarare.
Siete La corda che non si spezzerà Mai…
capace di un nodo delicato come non Mai.

Dolce, Amorevole e cosi Passionale
da render ogni vostro Gesto mai Banale.
Al
l’apparenza sembrate un po’ Damerino
ma è solo una Maschera da gaio Bambino.

Diversi le Maniere ma uguali i Pensieri,
ci uniscono Sentimenti unicamente Veri.
Voleremo alto nel blu con la Mano unita
liberi di Amarci cosi  per tutta La Via.

Mio Roquenya, Voi mi avete tanto amato
e presto il Nostro sogno sarà coronato.
Con file di fiori d’arancio a me vi legherò
ma con essi mai un nodo stretto Formerò.

Sarete Mio, eppure Libero come Fringuello,
adoro il Vostro spirito Sincero e Monello…
a Voi ho donato per sempre il mio Cuore
come Regalo di me, Mio Unico Amore.

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