martedì 4 settembre 2012

. Come non sognarti? .


“… Come non sognarti?
Come non immaginare come potrebbe essere stare stretta tra le tue braccia forti? Impossibile.
Accade ogni Notte. In un luogo diverso. Un sogno appunto. Tu, io e un paesaggio splendido. Tu, io e una macchina calda mentre fuori la pioggia cade. Tu, io e la situazione perfetta. Tu ed io. Punto.
Basterebbe questo perché tutto fosse perfetto.
Sogno che in un saluto amichevole i nostri nasi si sfiorino,il respiro si sospenda, lo sguardo si blocchi, il cuore si fermi ...l’unico movimento: quello di una calamita che unisce lentamente le nostre labbra in un bacio che sigilli la felicità nel mio cuore. Nel tuo cuore.
Gli occhi chiusi mentre un gioco d’incontri amorosi avviene… chiari ora i sentimenti nonostante la vista non sia d’aiuto …
Una serata come tante altre. Un locale affollato. Io da una parte, tu opposto. Risa, scherzi, battute e poi? I tuoi occhi dentro ai miei. Niente parole. Un messaggio... Ti alzi e vai verso il bagno. Io attendo qualche istante. “E se ho capito male?” Non importa. Scatto e ti seguo. Appena voltato l’angolo mi sento afferrare per la vita, trascinata verso la tua passione,come un’onda mi fai sbattere su te e infrangi le tue labbra sulle mie, avvolgendomi e tenendomi stretta a te. Sulle punte dei piedi tocco il cielo con un dito. Volo. Non ho tempo di respirare. Forse sto sognando...
Un’uscita pomeridiana. Il sole emana un piacevole tepore che si spalma sulla pelle. Qualche ora al parco, tra gli schizzi della fontana e tanti discorsi frivoli, scorre veloce il tempo. E’ ora di andare. Un sorriso, un saluto e le mie spalle fanno da soggetto ai tuoi occhi. Una corsa dietro di me. Mi prendi il polso e girandomi di scatto, ma dolcemente, mi guardi negli occhi... ti guardo.
Il mento finisce tra le tue dita, che guidano il mio smarrimento sulla la via dell’estasi. Non servono parole. Le labbra conoscono linguaggi migliori che non speravo più tu pronunciassi per me...
Come non sognare questo e molto altro?
Come dire al mio cuore “zitto tu! Ora decido io!”? No. Non si può.
Se la realtà mi è nemica, del sogno son padrona.
La speranza mi fa anelare a te continuamente: come le onde amano la riva e imperterrite tornano dalla loro amata... tu rimani lì fisso. E io continuo a sbattere i miei pensieri su te...fresca, determinata e sognatrice.”

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